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Per la sua prima personale in Italia, l’artista Maria Nitulescu ha ideato un progetto site specific che interagisce con gli spazi del Museo trasfigurandoli attraverso un’installazione concepita su tre momenti di suono, luce ed essenze profumate. La mostra The Factum – Una realtà di spazio e tempo, a cura di Niccolò Lucarelli e promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sarà ospitata dal Museo Pietro Canonica di Villa Borghese dal 5 maggio al 20 giugno 2021

Dall’incontro dell’opera dell’artista con le sculture di Pietro Canonica nasce un’esperienza visiva, fisica e filosofica che pone affascinanti domande ai visitatori: quanto siamo reali, davanti al tempo assoluto che conta miliardi di anni? Quanto è reale il passato, davanti alla frenetica vita contemporanea? La realtà è fatta solo di tempo presente?

Si tratta di una mostra non solo da guardare ma anche da vivere. Considerando le osservazioni dello psicologo e filosofo Paul Watzlawick sulla consapevolezza dei condizionamenti che influenzano la nostra conoscenza della realtà, Nitulescu lancia una sfida e indaga il modo in cui la psiche umana costruisce le realtà sensoriali esterne, sollevando domande sulla loro effettiva percezione. In particolare, l’artista ha realizzato una serie di calchi in gesso del proprio orecchio, intrisi di essenza profumata non soltanto come simbolo della percezione uditiva, ma anche di quella olfattiva. L’essenza è stata appositamente creata dal “naso” Geza Schön.

Il suono, la luce, l’odore, elementi impalpabili, seducenti, misteriosi, rimodellano la realtà degli ambienti del Museo e delle opere d’arte che contiene, dando vita a una pluralità di spazi, percepiti diversamente da ogni singolo individuo. Un discorso che da Watzlawick, andando a ritroso nel tempo, giunge fino a Donatello, fra i primissimi artisti capaci di alterare la realtà, creando inganni prospettici come metafora della capacità dell’uomo di intendere le cose secondo il proprio senso critico.

Attraversato dal suono, invaso dall’odore, irradiato di luce colorata, il Museo cambia “pelle”, e diventa il luogo dell’anima di ognuno, trasportato dall’artista verso quella dimensione in cui termina la razionalità e l’inconscio prende il sopravvento.

La mostra è pensata come un momento di riflessione sulla realtà, la quale non è una variabile indipendente, ma è influenzata dagli stimoli esterni che riceviamo.

La mostra, patrocinata dall’Ambasciata di Romania in Italia, dall’Accademia Angelico Costantiniana e dalla Fondazione Nicola Ghiuselev, è generosamente sostenuta dall’Istituto Culturale Romeno attraverso l’Accademia di Romania in Roma, Simply One Solution di Armando Cinquegrana, da Alan Advantage srl, ConsultingFirm molto attiva nel mondo delle startup, che offre consulenza strategica nei processi di innovazione e ha nel programma Re:Humanism uno dei suoi punti di forza, dalla tipografia lodigiana Copia Sprint 2, da Signal srl, società toscana di cartellonistica pubblicitaria e da Daring House per la realizzazione tecnica e musicale.

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