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Giovedì 4 aprile 2024, dalle ore 18.30 alla Galleria della Fondazione Culturale San Fedele, inaugura DESIDERI DI LUCE. RIFRAZIONI la mostra personale dell’artista cubano Diango Hernández. L’esposizione si articola come un’unica installazione il cui filo conduttore è la luce. Le opere seguono infatti una logica narrativa che pone in relazione luce e desiderio. Così, la sequenza All Hands ha come punto focale un crocefisso, a significare che l’esistenza umana va interpretata alla luce di una trascendenza, di un assoluto. In questo caso, di un uomo che è “luce del mondo”.

Al cuore del progetto espositivo, alcuni dipinti a oliolasciano intravedere spazi luminosi, filtrati come da finestre dai vetri traslucidi e corrugati, il cui telaio è a forma di croce. Anche se non vediamo con precisione quei luoghi che ci appaiono sfocati e lontani, intuiamo la quieta pace di un oltre, come se ci trovassimo davanti al diaframma del moto ondoso di una soglia da attraversare, di un velo acqueo da infrangere perché ci tuffiamo in quella luce. Così, all’ingresso della Galleria, la presenza di una scultura allude a un albero dietro il quale è posto un fondale composto da quattro grandi tele astratte nei toni del verde e dell’azzurro, che ricordano la fluidità delle meravigliose profondità marine, ma anche gli spazi di un luminoso giardino le cui fronde degli alberi sono accarezzate dal soffio del vento. Se seguiamo la simbologia biblica della Gerusalemme Celeste, quella scultura può alludere all’albero della vita che esprime i desideri più profondi dell’essere umano: essere fecondo, guarire dalle malattie fisiche e morali, porre fine all’esperienza del dolore. La mostra continua con un piccolo spazio completamente rivestito con letele di Cantos de Sirenas, dipinte nelle accese cromie del rosso: siamo qui invitati a vivere l’esperienza immersiva di un’affascinante “cappella cromatica” che accoglie una scultura dell’autore a forma di busto, un rimando a quella del crocefisso. La mostra si completa con un’opera pittorica sul tema della “soglia” collocata nel Museo San Fedele e appositamente realizzata per l’occasione.Diango Hernández, all’inizio degli anni Novanta, durante la crisi economica innescata dalla caduta dell’Unione Sovietica, ha partecipato a diverse iniziative collettive nell’ambito della scena culturale cubana.Hernández ha co-fondato, insieme a Francis Acea, Ordo Amoris Cabinet. Il duo artistico si è rapidamente fatto conoscere, esponendo in tutta Europa e in Nord America. All’inizio degli anni 2000, si è trasferito in Europa dove ha continuato la sua ricerca ed è diventato uno dei principali rappresentati dell’eredità concettuale americana. Nel 2009 ha vinto il Premio Rubens per il suo eccezionale contributo al campo dell’arte. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo ed esplorano temi come l’identità culturale e l’impatto della politica sulla vita quotidiana. Il Premio Rubens è uno dei più alti riconoscimenti e premia gli artisti che hanno avuto un impatto rilevante nel mondo dell’arte attraverso la loro arte e creatività.I suoi lavori sono stati oggetto di diverse mostre personali alla Kunsthalle di Basilea e alla Neuer Aachener Kunstverein. Inoltre, ha esposto le sue opere all’Arsenale nell’ambito della 51° Biennale diVenezia e ha partecipato alla Biennale di Sydney e alla Biennale di San Paolo nel 2006. É stato acclamato dalla critica per “Losing You Tonight”, Museum für Gegenwartskunst di Siegen e nel2010 due installazioni sono state incluse in “TheNew Décor” alla Hayward Gallery di Londra.Nel 2011-2012 il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto ha presentato il solo show “Living Room, a Survey”. Il suo lavoro è stato oggetto di diverse mostre personali tra cui: “TheNew Man and theNew Woman” alla Marlborough Contemporary di Londra, “Socialist Nature” alla Landesgalerie di Linz; Kunsthalle Munster nel 2015; “Theoretical Beach”, Museum Morsbroich di Leverkusen.

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