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La Galleria Alice Schanzer di Venezia ospiterà dal 18 marzo fino al 15 aprile la personale di Ezio Cicciarella dal titolo L’abbraccio della materia”, a cura di Silvia Previti.

L’evento si inserisce all’interno del progetto di residenza d’artista “Vi-Ve: Ezio Cicciarella da Vittoria a Venezia”, 10 marzo – 10 giugno 2023, ideato dalla Fondazione Donà dalle Rose in collaborazione con Sudestasi Contemporanea.   

Il progetto VI-Ve non si limiterà a Venezia ma proseguirà a Porto Rotondo e in Senegal, per accompagnare, guidare e documentare tre mesi di vita dell’Artista, già esposto nella BIAS 2018 e oggi selezionato come artista protagonista della BIAS 2023.

In questa esperienza Ezio Cicciarella si avvarrà di una figura-guida d’eccezione, Chiara Modica Donà dalle Rose, che lo condurrà giorno dopo giorno alla scoperta di una Venezia sommersa, più autentica e ben lontana dai circuiti usualmente battuti, tra ritmi lenti, scorci inediti e luoghi dominati da una natura incredibile quasi selvaggia, per un confronto intimo, inedito e inusuale tra l’artista-uomo e la città lagunare dai mille volti.

Vi-Ve è sia un gioco di parole tra le iniziali di Vittoria, città dove l’artista è nato e opera solitamente e Venezia, città dove il suo viaggio avrà inizio, sia un invito a riscoprire la pietra ed il suo vivere, respirare, modificarsi, plasmarsi nel tempo, in osmosi con la creatività dell’uomo.

Le opere esposte in mostra presso la Galleria Schanzer testimoniano la recente evoluzione dell’artista, il quale, dopo aver riscontrato i primi limiti con la lavorazione scultorea per il peso dei materiali e la difficoltà nel trasporto delle opere, intuisce la possibilità di conquistare la superficie delle pareti con la pietra. Cicciarella trasferisce quindi le sue sculture su uno sfondo di acciaio corten, ridimensionandole così, da opere free standing a “quadri” da appendere.

L’esposizione metterà in luce non solo l’evoluzione tecnica e materica dell’artista ma anche quella di ricerca concettuale. 

La fascia, elemento cardine della produzione artistica di Cicciarella sia in senso figurativo che metaforico, in questa recente rielaborazione è passata dal trasmettere sensazioni di tensione, elasticità e legatura, a sensazioni di accoglienza e protezione. Le bende che avvolgono gli ovali in sospensione presenti nelle opere esposte infatti, ricordano la tecnica del contenimento per avvolgere i bebè, per trasmettere loro, attraverso l’utilizzo di fasciature in stoffa, un senso di protezione che ricordi quello del ventre materno. 

Da armatura tesa a stringere nelle prime realizzazioni di Cicciarella, dove la fascia era inizialmente la volontà pulsante e dirompente di esplodere, di liberarsi e divincolarsi da una vita che lo distoglieva dalle sue più sentite e personali missioni di ricerca, ora lo scultore, finalmente liberato, rotte le cinghie soffocanti, raccoglie i cocci per ricomporsi e per riappropriarsi di sé, assaporando finalmente la vera bellezza dell’atto creativo manuale, senza ordini predefiniti o metodi imposti. Arriva quindi ad avvertire il bisogno umano sincero di un bendaggio avvolgente che comunica conforto, come un istinto necessario ad abbracciarsi. 

L’abbraccio di Ezio Cicciarella è dunque un invito non tanto al tenere insieme, quanto al prendersi cura di se stessi, un’esortazione a ricercare, ricercarsi ed evolvere.

Ezio Cicciarella, cresciuto in una famiglia di artigiani, segue le orme paterne e lavora da subito come muratore, ma in modo parallelo, si interessa sempre più di scultura e apprende da autodidatta la tecnica, lavorando principalmente materiali provenienti dalla sua terra come la pietra pece e la pietra Palazzolo. 

È il 2000 quando Cicciarella inizia a dare i primi colpi di scalpello ma solo nel 2008 decide definitivamente di cambiare vita e di dedicarsi totalmente alla scultura, mezzo che meglio può esprimere il processo di introspezione che da sempre lo accompagna. Le sue sculture hanno esiti affascinanti, visivamente sconvolgenti, inizia così a frequentare il mondo delle gallerie d’arte e ad esporre sia all’estero sia in Italia, partecipando a numerosi e importanti eventi fra cui il Padiglione Italia Off a Torino Sala Nervi a cura di Vittorio Sgarbi in occasione della Biennale Arte di Venezia 2011, BIAS 2016, Trasformatorio nel 2018, e riscuotendo nel contempo apprezzamenti da critici del calibro di Francesco Boni e Pavel Zoubok. 

CHIARA MODICA DONA’ DALLE ROSE, Presidente Fondazione Donà dalle Rose, ha dichiarato: “Il Maestro Cicciarella è un artista con cui ho condiviso in questi ultimi cinque anni numerose iniziative in Sicilia ed all’estero. Introdurlo a Venezia, nella nostra città, è un’occasione importante di arricchimento personale, umano ed artistico per tutti. Sono certa che il Maestro saprà cogliere ogni sfumatura ed occasione che gli verrà data. Le opere di Cicciarella sono capaci di emozionare e di sprigionare il respiro e la forza della natura che proprio nel marmo e nella pietra testimoniano la sua essenza millenaria. Sono molto curiosa di scoprire come la particolare lirica del Maestro saprà interpretare l’essenza della laguna, fatta di legno, acqua ed argilla. Il significativo connubio che si è creato tra la Fondazione, Sudestasi e la Galleria Alice Schanzer suggella anche un percorso virtuoso di valorizzazione di artisti di spessore. La Galleria Schanzer ha già esposto in passato un’altra artista siciliana di successo, Concetta De Pasquale, ugualmente presente in BIAS 2018 e 2020 oltre che in residenza d’artista alla Fondazione Donà dalle Rose nel 2021”.

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