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Con Il corpo nel paesaggio/il corpo del paesaggio di Angelo Bellobono si chiude un importante capitolo del progetto ‘Blu: il colore della cuccagna. Tre gli spazi coinvolti nella giornata di giovedì 16 maggio a Pergola: Il parco scolastico dell’Istituto Comprensivo G.Binotti, la sala didattica del Museo dei Bronzi Dorati e il nuovo spazio “FLUIDO”, che inaugurerà per l’occasione. “Il corpo nel paesaggio/il corpo del paesaggio” è una importante sezione di ‘Blu: il colore della cuccagna’, il progetto diffuso di Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura attuato da Casa Sponge, costruito attorno al tema del blu con un preciso riferimento alla pianta Isatis tinctoria tipica dell’area conosciuta come ‘guado’. Collocato nella sezione della ‘natura operosa’ della cultura, il progetto attribuisce a questa tinta un inestimabile valore, sottolineando il suo profondo legame storico con l’ambito dell’arte. Vi è inoltre riflessa la nascita di un ‘distretto produttivo’ ante litteram, in cui l’arte si fonde con l’agricoltura, la biologia, la chimica e l’economia, dando vita a una sorta di autentica ‘Natura della Cultura’ perfettamente in linea con Pesaro 2024. Partner i comuni di: Pergola, Urbania, Urbino, Borgo Pace, Peglio e Sant’Angelo in Vado. ‘BLU: il colore della cuccagna’ coniuga il contemporaneo con antichi saperi e tradizioni legati alle arti tintorie, per generare una visione futura abbracciata e condivisa dalla comunità. Questo principio si concretizza in una serie di attività che si stanno sviluppando nell’intero anno toccando tutto il territorio. Nucleo fondante dell’intero percorso è rappresentato dalla mostra ‘L’Oro Blu’ a cura di Leonardo Regano, che apre le collezioni d’arte del Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola al confronto con l’opera di 40 artisti contemporanei, mettendo in dialogo le ricerche di maestri e giovani talenti della scena artistica attuale sul tema del Blu e dell’Oro. Da qui, seguendo la linea filosofica di Casa Sponge, nel corso dell’anno si dipanano residenze, workshop, attività diffuse nei borghi, residenze e dialoghi con gli artisti, laboratori e seminari di impronta didattica che vedranno coinvolte le comunità. L’obiettivo è importante: affidare all’arte la memoria passata e recente con il compito di trasformare e generare una visione futura.    Con il Il corpo nel paesaggio/il corpo del paesaggio si chiude un importante capitolo. Sarà una intera giornata dedicata alla restituzione delle attività laboratoriali svolte dagli insegnanti e studenti dell’Istituto Comprensivo G. Binotti di Pergola con Angelo Bellobono: artista che attraverso la pittura distilla atmosfere e racconti sospesi indagando il rapporto tra antropologia, geologia, identità e confine. L’artista ha condotto giovani e docenti alla scoperta del Museo dei Bronzi Dorati e della natura di prossimità. Una esperienziale durante la quale sono stati stimolati a leggere il confronto delle collezioni d’arte del Comune di Pergola con il contemporaneo, gli elementi del paesaggio, le azioni e le sensazioni sperimentate. In seguito sono state realizzate opere con elementi naturali. I luoghi coinvolti sono tre. Alle ore 10 l’appuntamento è al parco scolastico dell’Istituto Comprensivo G.Binotti si proseguirà successivamente presso la nuova aula didattica del Museo dei Bronzi Dorati e alle ore 18 ci spostiamo nella campagna di Mezzanotte, dove per l’occasione viene inaugurato “FLUIDO”, un nuovo spazio all’interno di una chiesa del XVIII sec. appena restaurata e che ospiterà per l’occasione un’installazione realizzata dall’artista con la comunità. Nel progetto Il corpo nel paesaggio/il corpo del paesaggio gli alunni della scuola primaria di Pergola sono stati accompagnati lungo il percorso dalla sapiente maestria dell’artista Angelo Bellobono. Studenti e i docenti sono stati guidati in un viaggio partito dall’ambiente fisico, dal paesaggio circostante, per approdare al Museo dei Bronzi Dorati con uno sguardo diverso, vivo ed emozionante. Bellobono ha mostrato l’arte come forma d’incontro, di relazione viva e vivace invitando tutti a percorrere, giocare, osservare, rappresentare, dipingere, narrare e risanare. Insieme all’artista i più piccoli hanno ispezionato il villaggio scolastico, raccolto elementi naturali, giocato con essi e creato elaborati che hanno restituito una nuova vita agli elementi stessi, trasformati in animaletti, farfalle, bambini e addirittura in sole luminoso. Le classi intermedie sono state invitate a compiere un’escursione, dentro il piccolo bosco sull’altura che delimita lo spazio del villaggio scolastico, a osservare alberi e impronte, a immaginare e raccontare il vissuto passato e presente degli alberi abbattuti, a esprimere le proprie emozioni, a realizzare attraverso le trappole pittoriche due grandi dipinti, utilizzando il colore ricavato dalla terra dell’orto scolastico e altre tinte naturali. Gli alunni più grandi sono stati sollecitati a compiere un viaggio all’interno delle emozioni suscitate in loro da alcune opere d’arte esposte al museo e alla narrazione del legame fra il colore blu, oro e il tema scelto per l’evento culturale. In seguito, utilizzando prevalentemente tali colori, hanno osservato e rappresentato gli alberi attorno agli edifici scolastici, sono entrati nel paesaggio del quartiere delle Tinte ferito dall’alluvione per raccontare la propria e altrui resilienza attraverso parole e immagini rilevate, riprodotte e risanate. All’interno e all’esterno degli edifici scolastici l’utilizzo del colore oro ha dato nuova vita a parti d’intonaco scolorito e scrostato, ispirati da quanto realizzato da Bellobono nel pavimento del chiostro del museo e sulla parete di un edificio della scuola primaria. Gli alunni delle classi quinte hanno poi riunito questo composito percorso tra passato e presente, conosciuto e immaginato, raccontato e creato e hanno realizzato un libricino a fumetti che narra la storia del ritrovamento, il restauro e la collocazione al museo dei Bronzi Dorati. A conclusione del progetto un’unica opera concordata e realizzata da tutti gli alunni dà corpo alla presente narrazione.

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