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Due preziosi codici del XVII e XVIII secolo tornano a risplendere grazie alla loro trasposizione in digitale. Con quest’azione di recupero si arricchisce il cammino di Saint Francis’ Ways, il progetto di valorizzazione del patrimonio francescano che ha come obiettivo l’inserimento del sistema degli itinerari legati alla figura di Francesco nell’European Cultural Routes, elenco del Consiglio d’Europa che dal 1987 certifica i migliori itinerari culturali europei.

Il primo intervento riguarda l’apprezzato erbario di Fra Fortunato da Rovigo, conservato al Museo di Storia Naturale di Verona. Fra Fortunato, nato nel 1639 ed entrato in convento ventenne, realizzò il suo erbario sul Monte Baldo, nelle Prealpi Gardesane, al suo tempo famoso per la ricchezza della sua flora. La raccolta costituisce ancora oggi un prezioso documento di storia naturalistica e che, grazie alla digitalizzazione, potrà divenire di facile consultazione per ricercatori, studiosi e appassionati.

Il secondo documento è l’opera di un importante autore francescano, rimasto finora sconosciuto, Fra Giuseppe da Spello, frater infirmarius che compose nel 1746 un erbario con exsiccata. L’edizione dell’erbario è in fase di pubblicazione ed è stato definito dal professor Attilio Bartoli Langeli, paleografo “Un’opera rara per sapienza, per originalità, infine e soprattutto per bellezza”. Il volume contiene una ricca raccolta di semplici, cioè piante officinali, corredate da nome e caratteristiche per l’utilizzo in farmacia. La trasposizione in formato digitale permetterà di rendere questa straordinaria raccolta, finora inedita, patrimonio collettivo. Il lavoro è stato curato dalla Prof.ssa Romilda Saggini, insegnante e ricercatrice.

La digitalizzazione dei due documenti, progettata e coordinata da Saint Francis’ Ways, è finanziata dal bando TOCC per la transizione digitale degli organismi culturali e creativi nell’ambito del PNRR.

Il progetto si aggiunge all’ampio lavoro di Saint Francis’ Ways, Associazione che ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio legato a Francesco d’Assisi, figura più che mai attuale e i cui valori sono strettamente connessi con i valori fondanti della comunità europea.

Saint Francis’ Ways, a partire dall’ampio geografia di itinerari, vuole costruire relazioni con partner internazionali legati in maniera diretta o indiretta, al sistema francescano. Non si tratta dunque di un solo progetto di cammini, ma di un vero progetto culturale ad ampio spettro che integrerà patrimonio materiale e immateriale, comprendendo gli itinerari esistenti e mettendoli in connessione con realtà internazionali.

Saint Francis’ Ways abbraccia numerosi temi e ambiti di interesse, ognuno dei quali rappresenta una linea di sviluppo: farmacia, erboristeria e orto, con lo scopo di valorizzare la storia degli orti francescani e il loro influsso nella botanica, nella farmacia e nella medicina; musica, per scoprire il rapporto strettissimo che lega l’ordine francescano con la storia stessa di questo linguaggio; letteratura e scienza, poiché storia francescana e sviluppo delle Università sono indissolubilmente legati; patrimonio Unesco, che tocca Assisi, Coimbra, Battir, il Santuario di San Michele Arcangelo e la città vecchia di Gerusalemme; il patrimonio architettonico e l’insieme dei beni artistici e culturali e, infine, gli itinerari esistenti.

“Non c’è alcun dubbio che il patrimonio spirituale e culturale collegato con la straordinaria vicenda di Francesco d’Assisi e del francescanesimo costituisca una preziosa eredità per l’Europa di oggi, chiamata a confrontarsi con le sfide della pace, dello sviluppo sostenibile, del superamento delle diseguaglianze e dell’incontro tra i popoli e le culture. La sua visione della vita e del mondo, infatti, è capace di indicare vie efficaci per affrontare le nuove esigenze e di motivare le persone a seguirle, mettendo in gioco le proprie migliori risorse. Tale consapevolezza si accresce continuamente, grazie al lavoro di ricerca e di divulgazione dei nostri soci e delle altre realtà legate al mondo francescano” sottolinea Mons. Paolo Giulietti, Presidente dell’Associazione Saint Francis’ Ways.

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