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Fuori dagli schemi e lontana da classificazioni, Mariella Ghirardani è un’artista inconsueta, che si colloca con una forte personalità sulla scena contemporanea.

‘In-disciplinata’ per natura, non segue le regole del mercato e nemmeno le tendenze effimere, né si lascia sedurre dalle ultime mode facilone. Ma persegue invece con determinazione il proprio percorso d’indagine nella materia, elaborata sia in scultura che in pittura, aggiungendo di volta in volta nuove sperimentazioni. Rosella Ghezzi

Amore, formazione, identità in una pratica dinamica di trasformazione; IN_disciplinata, solo show di Mariella Ghirardani alla sua terza personale presso Amy d Arte Spazio Milano, con in mostra una serie di lavori inediti realizzati nel 2021/2022, accompagnati dal testo critico di Rosella Ghezzi, sono un’urgenza umana di scoprirsi, accettarsi e star bene ritrovandosi nello sguardo dell’Altro.

Nella selezione delle opere, commenta Anna d’Ambrosio, ho cercato quelle il cui linguaggio specifico si coniuga con la capacità di comunicare al pubblico a livello primordiale.

La forma, il colore, la materia; tutti questi elementi risaltano in una sorta di intuizione programmatica per indagare lo spazio profondo rompendo i netti confini della realtà razionale, per entrare in un’altra realtà fatta di materia e spirito; un territorio di passaggio e di tensione verso una superficie ricca di accadimenti visivi in cui i sensi acuiti confluiscono in ipersensi. Ecco allora che l’influenza dell’Arte concettuale ha sulla Ghirardani la messa in crisi del rapporto tra significato e significante ponendo preminente l’immediatezza del gesto, nella sua esperibilità e nella caducità della sua materia.

La continua esigenza di mantenere l’armonia e l’equilibrio tra le parti è sempre puntuale e presente. Tra il naturale e l’artificiale, tra l’oggetto e la sua immagine, tra i due differenti tempi che caratterizzano il processo creativo in cui le tensioni, i pesi e le masse trovano inedite soluzioni in architetture impossibili e in cui l’artificio magistrale messo in atto rimane solo fatto tecnico della composizione e di sospensione aerea.

Il gesto scultoreo di Mariella versatile ed ecclettico assume gradualmente un valore sempre più significativo, abbracciando le tematiche dell’attualità quali inclusione e sostenibilità grazie all’attraversamento dei generi, l’ibridazione dei materiali.

Il rigore formale e la semplicità degli elementi, invitano all’attenzione verso l’essenziale, svolta attraverso la sua estensione nello spazio sensoriale dai risvolti inattesi, dove, sparito il confine, si instaura una osmosi tra la mancanza e la presenza creativa.

Come l’impronta di un pensiero, il gruppo di lavori su carta serie “Onirico” 2021-2022 è un viaggioattraverso le idee che nutrono il lavoro della Ghirardani e la cui energia diventa condivisione dialettica. L’artista misura la quantità del visibile, del non-detto, del non-visto con un’attenzione alleforme stesse, alle loro infinite sfumature, alla loro pura e semplice presenza. Ed ecco che, i“Fumaioli”, una serie di sculture, sono una felice sorpresa in quanto inedite e dotate di grande freschezza con le ossidazioni della materia e la pietra, ancestralmente legati al tema natale. Anna d’Ambrosio

Gran parte della ricerca artistica dell’artista Mariella Ghirardani, si focalizza nel processo naturaledi metamorfosi, in quella trasformazione che, partendo dall’interno e condizionata dagli agentiesterni, porta al cambiamento.

Tale concetto lo riscontriamo nelle datate “Farfalle” degli anni ’80. Le prime erano a matita su tavoladi legno come traccia di lastre, poi diventate dal 2007, sculture in ferro raffiguranti l’animale cheper antonomasia muta.

La stratificazione della materia e del colore, serie “Landscapes” 2021, va a costruire la storia, graziealla luce e ai piccoli e grandi dettagli.

Come la tela o la carta presentano degli strati artificiali, nella serie delle sculture la pietra, d’altrocanto, racchiude naturalmente in sé diverse epoche e diverse storie che si vanno a intersecare conquelle del materiale che supporta. I materiali scelti, anche per via dei legami della Ghirardani conl’arte concettuale, come il ferro ossidato, sono tutti soggetti ad un processo alchemico che li porta adessere visti con un aspetto diverso a seconda del momento in cui li si osserva.

Nella serie di carte “Onirico” 2021/2022, grazie alla levità, i contrasti di colore e di forma creano unnuovo universo, sospeso, ma reale, stabilendo connessione ed equilibrio tra la mente e il mondonaturale.

Non esiste un’unica versione, non esiste un unico orizzonte, non esiste un unico verticale; eppure,esiste una sola linea per Mariella: l’inseguimento dello spazio e della luce, la rimozione delle figureper far fluire un mondo altro.

Tutto è in movimento, tutto è in divenire ed è per tale motivo che, a volte, capita che i materiali,anche innovativi, siano lasciati decantare affinché l’artista trovi una traccia tra significato esignificante. Vittoria Clivio

Mariella Ghirardani è un’artista e scultrice italiana che ha lavorato al fianco del suo maestro Nagasawa e di Luciano Fabro.

Dagli anni del suo esordio e fino ai più recenti esiti formali, Mariella Ghirardani offre continue occasioni di specifiche riflessioni su questioni proprie della disciplina scultorea e pittorica,quali l’accostamento compositivo tra le parti e le proprietà fisiche della materia che dimenticandosi delle stesse trascende in altro.

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