Le OGR Torino dal 3 novembre 2023 accolgono le mostre internazionali di due tra le più interessanti artiste del contemporaneo, caratterizzate da poetiche e linguaggi innovativi e sperimentali: Sarah Sze e Sara Enrico.
In occasione della Torino Art Week 2023 nei Binari ex industriali delle OGR arrivano due progetti che esplorano nuove frontiere dell’espressione artistica con l’obiettivo di stimolare la crescita collettiva e amplificare la capacità del pubblico di leggere e analizzare il presente.

Dal 3 novembre 2023 al 11 febbraio 2024, Metronome, prima personale in un’istituzione italiana dell’artista statunitense Sarah Sze, a cura di Samuele Piazza, Senior Curator OGR. La mostra presenta una nuova opera co-commissionata e co-prodotta dall’istituzione insieme ad Artangel – Londra e ARoS – Aarhus Art Museum e il supporto della Victoria Miro Gallery.

L’installazione restituisce tutta la complessità della poetica dell’artista che dalla fine degli anni Novanta ha sviluppato un linguaggio visivo capace di sfidare la staticità della scultura e di rappresentare l’esplosione di informazioni che caratterizza il nostro presente.

Il lavoro della Sze sembra navigare e rimodellare l’incessante flusso di informazioni della vita contemporanea attraverso costellazioni di oggetti e proliferazione di immagini. Sze rielabora la mole di narrazioni visive che immagazziniamo quotidianamente, da riviste, televisione, smartphone, cyberspazio e mondo reale; la sua pratica evoca il processo generativo della creazione di immagini in un mondo in cui il consumo e la produzione sono sempre più interdipendenti e in cui, in un continuum, la scultura dà origine alle immagini e le immagini alla scultura.

Dal 3 novembre fino al 10 dicembre 2023 al Binario 2, invece, Tainted Lovers, mostra personale di Sara Enrico, a cura di Samuele Piazza.

Prodotta con il supporto di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT – sostenitrice di una fellowship a favore di artisti piemontesi per un periodo di residenza all’American Academy di Roma – la mostra raccoglie una serie di opere realizzate tramite una sofisticata manipolazione di materiali, dal tessuto al cemento fino alla gommapiuma, e allestite in una inedita installazione nello spazio espositivo.

Il rapporto con la superficie degli oggetti, le tensioni delle strutture e le interconnessioni tra elementi eterogenei invita i visitatori a riconsiderare le categorie percettive, immergendoli in un’esperienza sensoriale quasi tattile.

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