Myra Fiori. “A Decorated Woman”
D3082 apre la mostra invernale con la prima personale di Myra Fiori. Dopo essere stata ospite di Espace Louis Vuitton con l’opera Tree of Human Life, realizzata con Liberatum per Louis 200, Myra Fiori torna a Venezia, ospite del “padiglione urbano” D3082 portando in città per la prima volta la serie fotografica A Decorated Woman: ritratti costruiti con centinaia di strati digitali sovrapposti, immagini di gioielli provenienti dalla collezione personale dell’artista statunitense, che danno forma a illustrazioni fotografiche di donne, complesse e perseveranti, provenienti da background ed epoche disparate. Donne che hanno infranto miti, confini, norme sociali e ruoli di genere trasmettendo i loro punti di forza e le debolezze, cambiando il corso della storia, facendo progredire la società, stabilendo dei primati: inventando il Wi-Fi, la programmazione informatica, anticipando di decenni l’impegno per l’ambiente, per i diritti delle donne e delle minoranze, portando nel mondo il rock & roll. Sono autrici della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, premi Nobel, regine, imperatrici, ma che hanno anche subito torture, stupri, furti, oppressione, soprusi e ingiustizie di ogni genere.
Tra loro: Alek Wek supermodella e attivista, fuggita dalla guerra Civile Sudanese; Malala Yousafzai, giovane pakistana, promotrice dello studio per le giovani del suo Paese e contro i matrimoni infantili, Premio Nobel per la Pace; Ada Byron Lovelace, figlia di Lord Byron e autrice del primo programma per computer al mondo; Wu Zetian, prima e unica sovrana donna in oltre 3.000 anni di storia cinese; Rachel Carlson, biologa marina, giornalista, autrice che attraverso la sua ricerca e le sue opere, ha fondato il movimento ambientalista globale; Letizia Battaglia, ribelle, anticonvenzionale da sempre impegnata nella lotta alle ingiustizie con le sue fotografie ha documentato la corruzione e la morte nella Sicilia controllata dalla mafia negli anni 70 e 80, occupandosi negli ultimi anni della sua vita dei diritti delle carcerate e di questioni ambientali. E ancora Sister Rosetta Tharpe, afroamericana, queer, star del gospel e progenitrice del rock‘n roll; Yayoi Kusama, oggi un’artista celebrata a livello mondiale, ma dal difficile passato segnato da sofferenza mentale e abusi; Hedy Lamarr, attrice e scienziata di origine austriaca che per contribuire alla lotta al Nazismo contribuì ad inventare un sistema di trasmissione/ricezione frequenze sempre diverse, considerata base della moderna tecnologia telefonica applicata alle connessioni Wi-Fi e Bluetooth. La serie intende onorare e decorare, attraverso l’arte e l’ispirazione, tutte loro. Un messaggio di empowerment nella condivisione di storie di successo, che si offrono alla scoperta, alla conoscenza delle centinaia passanti che percorrono quotidianamente la calle su cui si affacciano le grandi vetrine. Non ultimo, sono storie che accompagneranno per tutti mesi di apertura la vita quotidiana delle giovani donne che abitano lo studentato femminile Domus Civica, dentro cui sorge D3082 art gallery, perché possano diventare anche per loro, nell’intenzione dell’artista, un motivo di ispirazione. D3082 è un progetto promosso da ACISJF Venezia, supportato da CIF – Centro Italiano Femminile. La mostra è realizzata con il contributo di AF Service, Prosecco Liberty, Grafiche Biesse.