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Sabato 23 settembre in occasione della seconda edizione di XNL Aperto, progetto diffuso dedicato alle arti contemporanee sul territorio piacentino, XNL Piacenza presenta le nuove mostre autunnali e un ricco programma interdisciplinare sviluppato con nuove e rinnovate collaborazioni.

Per la prima volta lo spazio apre al pubblico contemporaneamente le sue due gallerie gemelle con due progetti che affrontano, con temperature diverse, il tema della città e del suo patrimonio culturale, approfondendo la conoscenza dei linguaggi espressivi contemporanei e alcuni temi fondamentali del nostro tempo, come la ricerca sull’immagine, l’estetica secondo l’AI, la decolonizzazione delle narrazioni, il racconto collettivo dello spazio urbano. Accompagnano, come sempre, le esposizioni attività di formazione e divulgazione della cultura visiva, con visite guidate, atelier per le scuole, incontri di approfondimento con artisti, critici e figure del mondo della cultura.

Il percorso espositivo inizia al piano terra con il primo di quattro episodi che compongono Sul Guardare, un ciclo di esposizioni a cura di Paola Nicolin dedicato a opere poco conosciute che fanno parte di collezioni di musei piacentini, messe in dialogo con artisti contemporanei.

Il progetto prende il titolo dal libro di John Berger, Ways of Seeing, ancora oggi illuminante per la comprensione dell’opera d’arte in chiave socioculturale e punto di riferimento per la relazione tra arte e divulgazione che sia insieme complessa e accessibile. La pubblicazione, a sua volta, trae il titolo da una serie televisiva di quattro mini-film scritti e interpretati da Berger stesso, trasmessi da BBC Two nel medesimo anno, alla cui struttura si rifà il ciclo di mostre, che saranno inoltre accompagnate da un programma di atelier, visite guidate e mediazione attraverso i social dell’istituzione.

L’intreccio di media, cronologie e temi è lo spunto da cui parte Sul Guardare per raccontare, in modo inclusivo e rispettoso della Complessità del discorso sulle arti visive, il patrimonio artistico della città, invitando artisti contemporanei che con le loro ricerche possano aggiungere chiavi di lettura a opere storiche, rivelando significati e collegamenti inediti, spesso sorprendenti.

Il primo episodio coinvolge la collezione della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e individua due opere che, grazie al lavoro di Massimo Grimaldi, acquisiscono un nuovo senso: si tratta di Donna sudanese di Nardo Pajella e Ritratto di Emma Grammatica di Lino Selvatico. Accanto a queste opere, quelle di Grimaldi instaurano innesti e cortocircuiti visivi capaci di sviluppare un discorso sulla poetica del ritratto e la rappresentazione dell’umano.

Nel suo primo progetto ideato per gli spazi di XNL Piacenza, Grimaldi presenta un’ampia selezione di lavori che testimoniano gli ultimi dieci anni del suo percorso artistico, che riflette lo statuto dell’immagine, la sua produzione e la sua distribuzione nell’epoca digitale. L’artista persegue un’estetica finemente cesellata nel silenzio ovattato di cui si circondano le sue opere, siano esse slideshow fotografici o figure grafico-pittoriche la cui genesi complessa prevede l’uso progressivamente deformante di una moltitudine di app e di AI generativi. Ogni gesto artistico di Grimaldi diventa un gesto politico, che interroga le motivazioni dell’opera d’arte e la sua utilità, che indaga la natura pervasiva dei dispositivi tecnologici e la loro programmata obsolescenza, che preannuncia il probabile avvento di superintelligenze artificiali capaci di imprimere un’estetica autonoma non più umana; le sue opere seducono e insieme interrogano il nostro sguardo, introducendo una diversa narrazione, un guardare decolonizzato tanto poetico quanto futuribile.

Grimaldi è in continuo movimento tra etica ed estetica, tra impulsi formalisti e quell’attivismo visivo che lo porta appunto a collaborare con l’organizzazione umanitaria EMERGENCY, visitandone gli ospedali e documentandone affettivamente l’attività.

Nel progetto le opere selezionate della Galleria Ricci Oddi, lontanissime per linguaggi e datazione, saranno al centro dello sguardo del pubblico e delle opere di Grimaldi stesso, trasformando le sale di XNL Piacenza in un altrove carico di affinità e differenze, di effetti visivi e sensoriali.

In occasione dell’inaugurazione, sabato 23 settembre alle ore 17.00, l’artista è protagonista di un Talk sui temi della mostra insieme il critico e curatore Luca Cerizza.

Il percorso prosegue nella seconda galleria con Perimetro Piacenza, la mostra fotografica che racconta il lungo lavoro collettivo dedicato alla rappresentazione della città svolto nei mesi scorsi con le sue comunità artistiche. Perimetro Piacenza è il titolo di un ritratto corale della città realizzato in collaborazione con la rivista Perimetro e la partecipazione di Cesura e il suo co-fondatore Luca Santese, che attraverso workshop e campagne fotografiche ha portato alla luce un paesaggio urbano fatto di volti e luoghi inediti.

Nato dalla volontà di XNL Piacenza di raccontare la città attraverso metodologie e attitudini sviluppate da Perimetro, il progetto ha raccolto le voci e i differenti punti di vista che compongono Piacenza, restituendo una narrazione collettiva, capace di esprimere i contrasti, i luoghi, i personaggi, tutto ciò che contribuisce a dare il volto alla città.

La mostra rispecchia in tre sezioni le tre fasi del lavoro di raccolta delle storie: la prima è la Campagna dei 100 di Piacenza scattata da Luca Santese ed esposta integralmente, che costituisce il cuore dell’esposizione: cento ritratti in grande formato che accolgono il visitatore, e sono altrettanti sguardi sulla città e storie da raccontare. La seconda sezione è uno spazio dedicato ai progetti scelti attraverso una open call per essere pubblicati sul numero speciale della rivista Perimetro Piacenza: i lavori di Nicola Braga, Chiara Bussandri, Sergio Ferri, Andres Emiliano Maloberti, Alice Morelli, Nicola Roda e Alessandro Varacca.

La terza parte della mostra è dedicata alle proiezioni e i video, realizzati negli spazi di XNL Piacenza, dedicati ai progetti dei fotografi del workshop diretto dal direttore e founder di Perimetro Sebastiano Leddi.

Perimetro Piacenza compone una narrazione polifonica, in cui persone, luoghi, paesaggi e memoria si incrociano in un unico momento espositivo che, come dice Sebastiano Leddi, “Riassume le diverse esperienze che costituiscono l’idea stessa alla base di Perimetro Piacenza: offrire la possibilità di un incontro creativo attraverso la fotografia che possa restituirci l’immagine di un luogo, definirne i paesaggi, gli orizzonti, disegnare nuove possibilità.”

“Il programma Arte di XNL riparte con due mostre che bene interpretano uno degli impegni chiave che si è data l’istituzione: consegnare alla città uno spazio capace di tessere connessioni fra le generazioni, i linguaggi artistici, le epoche storiche, i centri e le periferie. – Dice Roberto Reggi, Presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano – E carica di connessioni è l’operazione che muove Sul guardare, in cui l’arte del passato dialoga con il contemporaneo. Trovo particolarmente significativo come, attraverso lo sguardo e la “voce” di giovani artisti internazionali, alcune opere delle collezioni dei musei piacentini si aprano a nuove letture e trovino nuove forme di attualità e di valore. A molteplici punti di vista, questa volta sulla città nel suo complesso, dà voce anche il progetto Perimetro Piacenza. Protagonista è questa volta la comunità dei fotografi e dei giovani artisti del territorio, che ci osserva, ci ritrae, ci svela nella bellezza e nelle nostre miserie, catturando istanti di poesia anche laddove si consumano le nostre contraddizioni”.

Il programma Arte di XNL è promosso da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio, e con il prezioso sostegno di Banca di Piacenza.

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