UN ATTIMO PRIMA. Daniele Antoniazzi
A.MORE gallery presenta dal 22 maggio al 14 giugno 2025, la prima mostra personale di Daniele Antoniazzi, “UN ATTIMO PRIMA” a cura di Domenico de Chirico.
Il giovane artista veneto Daniele Antoniazzi, classe 1999 in questa mostra pone l’accento su UN ATTIMO PRIMA, che preannuncia ciò che sta per accadere. Le opere in mostra raccontano una molteplicità di scenari vacillanti, in bilico tra avvenimento e disfacimento, carne e fango, subconscio e realtà, esistenza e oblio. Il lavoro di Antoniazzi si fonda principalmente sulla relazione tra la figura e lo spazio circostante.
Le scene prendono forma attraverso stratificazioni continue di colore, grazie alle quali soggetti e ambienti, rappresentati in modo particolarmente sfumato, diventano protagonisti di una danza elastica, spasmodicamente sospesa tra un’ampia dilatazione e una profonda fusione. Ne derivano atmosfere ambigue, in cui anche il paesaggio prende parte al “canovaccio psichico in atto” afferma Domenico de Chirico. I colori utilizzati dall’artista sono intensi, saturi e contrastanti, ma anche sfumati e liquidi. In questo modo Daniele Antoniazzi crea un’atmosfera sospesa e dinamica. La sua tavolozza include spesso tonalità che oscillano tra sfumature terrose e colori vibranti, riflettendo un equilibrio tra calore e freddo, tra luce e oscurità.
“Nelle sue opere ogni elemento viene messo in discussione e interagisce con il contesto circostante, dando vita a configurazioni inaspettate, mutevoli e instabili. Situazioni all’apparenza ordinarie vengono sovvertite da presenze estranee o da atteggiamenti desueti, fuori dal loro contesto naturale, generando suggestioni visive mai del tutto nitide, ma sempre capaci di evocare sensazioni al tempo stesso familiari e inquietanti, in un equilibrio precario che continua a baluginare – afferma il curatore -. Ne nasce un universo visivo in cui caos, imprevisto, anomalia e una dolce maldestrezza si fanno elementi indispensabili per il fiorire di nuove soluzioni estetiche e narrative”.
Le undici opere in mostra raccontano “instabili prosceni” cosi vengono definiti dal curatore. Le opere dai titoli epici, separano e uniscono i soggetti e lo spazio. Pur nell’apparente disordine infatti i visitatori possono cogliere un filo sottile che lega soggetti e ambiente, come una nota di sottofondo che risuona in modo continuo, talvolta drammatico, talvolta giocoso. A.MORE gallery diventa il palcoscenico di un intenso e sorprendente dialogo tra le opere esposte. L’artista non si limita a tracciare linee tra passato e futuro, ma, UN ATTIMO PRIMA, costruisce universi paralleli in cui la realtà quotidiana viene costantemente messa in discussione da elementi alienanti, che contaminano la scena e alterano la percezione dello spettatore.