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Renata Fabbri annuncia Your Payment Verification Code Is 26QNFLU9, la prima mostra personale di Ana Cardoso in galleria. Per l’occasione, l’artista presenta una serie di nuovi dipinti che indagano i limiti del mezzo pittorico e le sue possibilità di sfociare in dimensioni installative e scultoree.

La ricerca pittorica di Cardoso si snoda tra astrazione e informe, materialità e illusionismo, concettualismo e ready-made. A partire da un’indagine approfondita del mezzo pittorico e, in modo particolare, dei movimenti di astrazione formalista e minimalista in pittura, l’artista crea tele modulari, strutture predefinite e antropometriche che, assemblate, giustapposte, sfalsate, impilate una sull’altra o mosse come all’interno di un vasto paesaggio di frammenti geometrici, generano composizioni dinamiche in grado di alterare la visione e la percezione dello spazio.

Attraverso l’utilizzo di forme semplici ed elementari – come triangoli, quadrati, parallelogrammi, rettangoli – e delle infinite possibilità formali che scaturiscono dalla loro combinazione, le “tele-oggetto” di Cardoso si aprono così ad una complessità concettuale ed interpretativa che mette in discussione il concetto di “opera finita” a favore di un’idea di pittura come processo performativo e mutevole. Intesa pertanto dall’artista come attività in continua evoluzione, l’esperienza pittorica si concretizza per Cardoso in un gioco di infiniti accostamenti, ripensamenti, capovolgimenti e destrutturazioni, allo stesso modo in cui lo è la costruzione di un’immagine, sia essa reale o virtuale: una combinazione di forme, colori e materiali, ma anche texture, pixel e codici invisibili, come suggerito dal titolo stesso della mostra. 

Alludendo a una serie di caratteri alfanumerici tipica dei processi di registrazione e autenticazione online, il titolo lascia intuire la natura randomica e, al tempo stesso singolare, alla base della pratica dell’artista e dei lavori esposti. Dietro il rigore e la precisione delle forme utilizzate, i dipinti di Cardoso rivelano una sperimentazione nella forma che si traduce sul supporto pittorico attraverso l’alternarsi di campiture, stratificazioni, pattern e simboli: pennellate a volte meditate, alle altre più istintive, che confondono i confini della tela. Guardando all’eredità di esperienze come il neoconcretismo e il formalismo, Cardoso esplora i concetti fondamentali di superficie, composizione e colore, incoraggiando il dialogo con il passato e, al tempo stesso guardando ad essi come nuovi alfabeti, veicoli di sperimentazione romantica, luogo di incidenti, interrogativi, contaminazioni, incontri.

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