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Aperta a tutti, Desert X AlUla è una mostra d’arte internazionale all’aperto, site-responsive, ricorrente e temporanea, che si svolge ad AlUla, un’antica regione desertica di rilevanza mondiale nella penisola arabica. Desert X AlUla si svolge nell’ambito dell’AlUla Arts Festival. Quest’anno Raneem Farsi e Neville Wakefield torneranno come direttori artistici e la mostra sarà curata da Maya El Khalil e Marcello Dantas. El Khalil è una rinomata consulente e curatrice d’arte con particolare attenzione all’area MENA. Dantas è un curatore pluripremiato noto per le sue innovative pratiche interdisciplinari che collegano scienza, storia e tecnologia per creare esperienze espositive coinvolgenti e partecipative.

Dopo due edizioni a partire dal 2020, Desert X AlUla torna per la terza volta dal 9 febbraio al 23 marzo 2024, collocando visionarie opere d’arte contemporanea di artisti sauditi e internazionali nello straordinario paesaggio desertico di AlUla, una maestosa regione dell’Arabia Saudita nord-occidentale con un patrimonio naturale e creativo immerso in un retaggio di scambi culturali.

Con il tema “In the Presence of Absence”, Desert X AlUla 2024 si chiede “cosa non può essere visto?”. Spesso liquidati come spazi vuoti, i deserti sono resi muti e statici, ma c’è molto di più di quello che si vede. Gli artisti che partecipano a Desert X AlUla 2024 sono stati invitati a esplorare idee del non visto e dell’inesprimibile. Incoraggiati a confrontarsi con ciò che non è immediatamente evidente, mettono in scena nuovi incontri con il paesaggio, immaginando prospettive alternative che colgono le forze impercettibili e le atmosfere del tempo, del vento, della luce, dei flussi di storia e dei miti intessuti nel luogo.

Desert X AlUla è una collaborazione tra Desert X e Royal Commission for AlUla nata per promuovere un nuovo dialogo culturale attraverso l’arte. Prima mostra site-responsive di questo tipo in Arabia Saudita, favorisce lo scambio tra artisti, curatori e comunità internazionali e locali, grazie a una visione curatoriale che si ispira al deserto. Basandosi sull’eredità di Desert X, che si svolge in California, nella Coachella Valley, Desert X AlUla attinge ai principi della land art, offrendo una profonda opportunità di sperimentare l’arte in dialogo con la natura.

Desert X AlUla ha svolto un ruolo fondamentale nell’aprire la strada allo sviluppo di un’altra iniziativa prevista ad AlUla nel 2026, Wadi AlFann, un sito di 65 chilometri quadrati destinato a diventare una destinazione globale permanente per la land art monumentale. Segnando un’importante pietra miliare nel Manifesto Culturale della Royal Commission for AlUla, la scala epica e monumentale delle commissioni intergenerazionali di Wadi AlFann aprirà un nuovo capitolo nella storia dell’arte, espandendosi e continuando per gli anni a venire. Sia Desert X AlUla che Wadi AlFann sono esempi della visione di RCU per l’arte nel paesaggio.

Oltre a essere un sito culturale storico, AlUla è al centro della fiorente scena artistica dell’Arabia Saudita. Arts AlUla si impegna a creare un luogo culturalmente arricchito da vivere e visitare, per far rivivere la ricca eredità artistica della regione e creare opportunità per la comunità di sperimentare l’arte come fonte di educazione e arricchimento attraverso la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo di competenze.

L’imminente edizione di Desert X AlUla si svolgerà in luoghi situati nel deserto di Wadi AlFann, a Harrat Uwayrid e alla stazione ferroviaria di AlManshiyah, invitando i visitatori a spostarsi lungo il percorso sperimentando paesaggi spettacolari e variegati mentre intrecciano il loro viaggio tra le opere. Desert X AlUla si propone di contribuire e dar seguito al patrimonio artistico della comunità locale e della regione: le opere prodotte per Desert X AlUla 2020 da Sherin Guirguis, Lita Albuquerque, Manal AlDowayan, Superflex, Mohamed Ahmed Ibrahim e Nadim Karam sono state acquisite da RCU, e alcune di queste sono esposte presso Habitas, AlUla. Le opere prodotte per Desert X AlUla 2022 da Dana Awartani, Alicja Kwade, Monika Sosnowska, Sultan Bin Fahad, Khalil Rabah, Shezad Dawood e Serge Attukwei Clottey sono state acquisite da RCU e alcune sono in mostra. Anche l’opera di Jim Denevan per Desert X AlUla 2022 rimane nella sua sede originale, dove si disperderà naturalmente. Nel corso degli anni Desert X AlUla ha conquistato un pubblico locale e internazionale, con un aumento del 53% di visitatori medi al giorno tra le edizioni del 2020 e del 2022.

Sede di Hegra, sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità costruito dai Nabatei oltre 2.000 anni fa, la regione di AlUla è stata per millenni crocevia di scambi culturali, trovandosi storicamente sulla via del commercio dell’incenso e un tempo capitale dell’antico Regno di Dadan. Oggi è di nuovo un crocevia di ispirazioni culturali, che valorizza l’arte e la creatività come elemento essenziale di arricchimento.

Desert X AlUla si svolge nell’ambito dell’AlUla Arts Festival, che si terrà dal 9 febbraio al 2 marzo 2024. Durante il festival, il museo d’arte contemporanea AlUla presenterà More than meets the Eye, una mostra di opere moderne e contemporanee di artisti sauditi. Sarà inoltre allestita una mostra di opere dell’artista Manal AlDowayan, commissionata da Wadi AlFann, nell’Aljadidah Arts District. Il festival immergerà i visitatori in una vibrante celebrazione dell’arte contemporanea visiva e pubblica, del design, del cinema colto, dei tour artistici e delle residenze d’artista. Presso l’hub creativo ad uso misto di AlUla, Madrasat Addeera, si terranno laboratori su pratiche di artigianato come la tessitura delle palme, la ceramica, la gioielleria, la geometria, le strutture 3D, i tessuti e molto altro.

Maya El Khalil, curatrice di Desert X AlUla 2024, commenta: “La regione di AlUla è monumentale. Formata da un arco di tempo e di spazio inconcepibile, l’impulso è quello di rispondere con imitazioni di simili dimensioni e impatto. Ma la realtà è che gli sforzi umani faticano a eguagliare la grandezza scolpita qui nel corso degli anni. Abbiamo sfidato gli artisti a adattare la loro prospettiva per incontrare gli aspetti invisibili del luogo con riverenza, sintonizzandosi con le forze, i ritmi e i processi che modellano il paesaggio in modo impercettibile. Le loro opere descrivono e coinvolgono fenomeni effimeri come il movimento della luce o l’erosione del vento, diventando interpreti di queste forze per rivelare il significato monumentale di ciò che a prima vista potrebbe sembrare assente”.

Marcello Dantas, curatore di Desert X AlUla 2024, commenta: “Il deserto, spesso percepito come un luogo di vuoto, svela gradualmente i suoi intricati strati di esistenza man mano che ci si immerge in esso. Questi strati si manifestano attraverso il terreno in continuo mutamento, l’intricata danza del tempo, le testimonianze di vita e il potere trasformativo del clima. Desert X AlUla invita gli artisti a creare opere originali con una tela unica, su una scala senza precedenti. Abbiamo affidato a questi artisti la missione di scoprire tracce che trascendono i limiti della nostra vista, confondendo il confine tra ciò che vediamo e ciò che realmente percepiamo, in presenza di un’assenza”.

Nora Aldabal, Executive Director of Arts and Creative Industries di RCU conclude: “Siamo lieti di avere Maya e Marcello come curatori di Desert X AlUla 2024. Entrambi hanno trascorso del tempo ad AlUla, ne comprendono la ricca eredità come luogo di scambio culturale e sono in sintonia con i complessi e spettacolari paesaggi di AlUla. Sotto la loro cura, gli artisti selezionati esploreranno i temi dell’invisibile, sfidando le prospettive incentrate sull’uomo in un paesaggio maestoso; non vediamo l’ora di vedere le opere che saranno esposte”.

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