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Al Palazzo del Teatro Nuovo da venerdì 12 novembre, al piano posto sopra la antica sala teatrale e cinematografica, sarà aperta al pubblico una mostra di arte contemporanea che vuole essere prima di tutto una testimonianza dell’importanza di promuovere attività di spettacolo e cultura in luoghi ormai chiusi da tempo, per poter permettere di scoprire o riscoprire spazi che hanno segnato la storia della città.
Il Palazzo del Teatro Nuovo, sorto nel 1897 sull’area del Giardino Piccinelli, su progetto di Guttermayer e Albini, ispirato al Teatro Dal Verme di Milano, viene inaugurato nel 1901; nel 1950 viene trasformato in Sala Cinematografica e prosegue la sua storia, tra alterne vicende fino al 2005, anno della chiusura definitiva.
Da diverso tempo, Guido Nosari De Danieli ha eletto il piano superiore del Palazzo a suo studio di arte e, in collaborazione con la nostra Fondazione, ha dato avvio al progetto GENIUS LOCI, una mostra curata da Giovanni Berera che presenta opere, oltre che di Nosari, anche di Italo Chiodi e Hannah Quinlivan. Tre artisti diversi fra loro che si misuranoin uno spazio che fino a fine novembre rivivrà una nuova storia; tre diversi frammenti di produzione d’arte,per creare un percorso nel quale la memoria e la profezia si intrecciano profondamente. I frammenti innescano sempre narrazioni su piani temporali e spaziali differenti, soprattutto nella nostra contemporaneità, dove la frammentazione è la condizione che caratterizza la nostra comprensione del mondo.
Scriveva Italo Calvino in Lo Sguardo dell’archeologo nel 1972 “Nel suo scavo l’archeologo rinviene utensili di cui ignora la destinazione, cocci di ceramica che non combaciano, giacimenti di altreere di quelle che si aspettava di trovare; il suo compito è quello di ricostruire una continuità e un tutto ”E così, riaprire le porte del Nuovo, diventa sia esercizio di memoria, sia una opportunità che viene offerta a tutta la città per scoprire un tesoro nascosto e porre nuovamente attenzione su un luogo unico di produzione culturale. E del resto, già la scorsa primavera, con il progetto Nuvole solitarie, Nosari De Danieli aveva riacceso i riflettori, allora solo sulla facciata esterna del palazzo, grazie a una installazione che mirava idealmente a ricucire i legami che si erano interrotti a causa della pandemia.

Italo Chiodi, artista e decente all’Accademia di Brera, personalità molto nota, è da sempre impegnato a considerare l’arte un avamposto del pensiero libero; sperimentatore instancabile ha sempre fatto della natura il fil rouge della sua creatività, spesso disegnandone forse la sua parte più fragile, i fiori che saranno oggetti di parte dei lavori esposti al Nuovo. Hannah Quinlivan è un’artista australiana che approfondisce lo studio e l’esplorazione di linee e forme differenti, suo focus di ricerca: è stata invitata a partecipare a Miniartextil 2018, a Como,per la quale aveva realizzato l’opera Polyrhythm, composta da fili di lana e luci al neon che insieme disegnano un nuovo spazio. Guido Nosari De Danieli vive a Bergamo, ma ha lavorato in tutto il mondo; nella sua produzione più recente il tessuto si associa a concetti di studio come quello sulla memoria alla ricerca di tracce del passato. In occasione di Genius Loci sarà esposta una selezione di alcuni dei suoi lavori più rappresentativi. La sua ultima mostra, Mundus Patet, è stata allestita al Palazzo del Broletto di Como,nell’estate scorsa, in occasione della trentesima edizione di Miniartextil.

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