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In occasione della sesta edizione di White Carrara 2022, Quayola presenta Hercules and Nessus #A_01, una scultura in marmo di Carrara scolpita con un braccio robotico guidato da algoritmi.

L’opera, parte di un progetto che sviluppa la ricerca dell’artista sulla tradizione scultorea e sulle estetiche algoritmiche materializzate con mezzi robotici, è ispirata alla tecnica del “non finito” michelangiolesco, e indaga le infinite possibilità di articolazione della materia attraverso logiche computazionali.

Hercules and Nessus #A_01 è realizzata in marmo Bardiglio Calagio di colore grigio che prende il nome dalla cava Calagio situata a Carrara e coltivata dalla ditta Successori Adolfo Corsi sin dai primi anni dell’800.

Il blocco di marmo è stato scolpito in modo da non arrivare mai a liberare totalmente la figura del capolavoro rinascimentale Ercole e il centauro Nesso di Giambologna. La scultura, dunque, non è una forma conclusa ma il suo processo, le molteplici interazioni generate dagli algoritmi sulla materia per scolpirla senza mai risolverla del tutto. Il vero soggetto non è la scultura di Giambologna, ma il processo algoritmico che prende forma nella complessa geometria finale.

Quayola si avvale della tecnologia non come strumento ma come collaboratore: il robot industriale sostituisce all’artigianalità dell’artista il rigore di percorsi calcolati mediante algoritmi computazionali. Le geometrie digitali, scolpite sul marmo da mano non umana, esplicitano la tensione tra elementi antropici e tecnologici, digitali e naturali.

Questo progetto segna l’inizio di una nuova collaborazione tra Quayola Studio, le cave di marmo di Carrara Successori Adolfo Corsi e il laboratorio di fresatura robotica TorArt.

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