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Non una mostra tradizionale ma un percorso a tappe pensato per individuare i momenti salienti dello sviluppo dell’arte e cultura digitale dagli anni Sessanta a oggi. Così si configura Le Radici del Nuovo. Un viaggio nella cultura digitale, il progetto espositivo a cura di Maria Grazia Mattei che per più di un anno si articolerà negli spazi del MEET Digital Culture Center, il centro internazionale per l’Arte e la Cultura Digitale nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo.

Tre i momenti di questo racconto: il primo, curato da Maria Grazia Mattei, sarà dedicato alla storia dell’arte e cultura digitale, attraverso la collezione di manifesti, video storici e oggetti iconici dell’Archivio del MEET; il secondo, realizzato dalla Mattei in collaborazione con il comitato curatoriale composto da Aldo Colonetti, Derrick de Kerckhove, Emanuele Quinz e Italo Rota presenterà la scena dell’arte digitale in Italia dagli anni Sessanta e sarà accompagnato da una pubblicazione sul tema; il terzo concluderà questo percorso focalizzandosi sulla scena internazionale e le tendenze che stanno delineando il futuro.

«Come un giovane arbusto che nasconde sotto il terreno radici salde ed estese»: così Maria Grazia Mattei presenta Le Radici del Nuovo. Un viaggio nella cultura digitale nella serie di podcast a che accompagnerà il visitatore in questo viaggio nel tempo.

La storia dell’arte e della cultura digitale è un passato lontano e vicino, che può raccontarci qualcosa sul nostro futuro. Le Radici del Nuovo ripercorre tappe fondamentali come l’opera di pionieri statunitensi degli anni Sessanta e le avanguardie italiane della prima metà degli anni Ottanta attraverso immagini e video di mostre, rassegne e appuntamenti chiave della scena italiana e internazionale. Visitando ed esplorando i tre piani del MEET sarà possibile immergersi in una passeggiata fra protagonisti e movimenti artistici che, a partire dal secolo scorso e fino a oggi, hanno avviato il processo di ricerca e sperimentazione espressiva scatenato dall’avvento del digitale in Italia e nel mondo.

In questa prima tappa, grazie ai materiali provenienti dall’Archivio del MEET si partirà con i pionieri statunitensi degli anni Sessanta per procedere poi con le avanguardie italiane che nella prima metà degli anni Ottanta hanno portato il loro contributo anche all’estero, a cominciare dalla prima grande mostra su questa tematica inaugurata in Italia nel 1984 a Pavia, Arte e Nuove Tecnologie, a cura di Giulio Carlo Argan.

In questo percorso ampio spazio verrà dedicato a Siggraph, la conferenza annuale dedicata alla grafica computerizzata nata nel 1974 in Nord America, così come a Oltre il villaggio globale, la rassegna del 1995 tenutasi alla Triennale di Milano per “valutare l’incidenza delle nuove tecnologie sulla vita culturale”.

Il viaggio proseguirà fra i materiali dedicati alle personali di pionieri come Yoichiro Kawaguchi e Studio Azzurro, al cinema di Pixar di John Lasseter, al Virtual Set allestito alla Biennale di Venezia nel 1996 e alla serata Meet the Media Guru con Francis Ford Coppola del 2015.

Si indagherà inoltre il rapporto della tecnologia con il teatro, la storia della realtà virtuale, gli effetti speciali nel cinema, l’arte digitale nella cultura orientale e si incontreranno una serie di oggetti iconici che hanno scandito il tempo dell’evoluzione digitale della nostra società, come il dataglove, un dispositivo a forma di guanto lanciato nell’84 da Mattel che permetteva di interagire nei mondi paralleli dei videogiochi con la propria mano, e il tamagotchi, animaletto virtuale da accudire basato sull’intelligenza artificiale che portava allo sviluppo di una relazione affettiva con la tecnologia.

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