Porto di mare al centro del Mediterraneo, crocevia di culture, spazio di sperimentazione, il Museo MACC nel cuore di Calasetta presenta domenica 25 maggio i lavori degli artisti Leo Marz e Andrej Dubravsky (nella foto) realizzati nell’ambito del programma di residenza artistica LABORATORIO MEDITERRANEO.

Progetto pluriennale di residenze artistiche internazionali, diretto da Claude Corongiu con la supervisione di Efisio Carbone, LABORATORIO MEDITERRANEO è realizzato con il contributo della RAS – Regione Autonoma della Sardegna – Legge Regionale 21 febbraio 2023, n.1 art. 1, comma 3. Cuore del programma è il Museo MACC di Calasetta, un luogo di confine, spazio ideale dove tracciare nuove rotte creative e cornice ideale per gli artisti, invitati a sviluppare le loro ricerche immersi nell’atmosfera unica di questo luogo.

Nel corso della sua residenza, Leo Marz ha concentrato il suo lavoro pittorico su come lo spazio a volte si comporti come un corpo: fragile, instabile e a volte ingannevole. Un approccio in linea con la sua ricerca dedicata a gesti che non si risolvono, forme che oppongono resistenza senza adattarsi, e per esperienze percettive che scardinano il nostro rapporto con lo spazio, l’orientamento e il tempo.

Anche Andrej Dubravsky ha passato la sua residenza a dipingere ciò che vedeva ogni sera davanti allo studio, producendo una serie di schizzi, disegni e dipinti su carta raffiguranti corpi in movimento, barche, auto parcheggiate, palme. Sono solo studi o una riflessione più profonda, forse sentimentale come le cartoline di una vacanza o il ricordo di quando eravamo adolescenti? Traspare comunque la riconnessione con una pittura naturale, giocosa, spensierata come una partita a pallone sulla spiaggia.

LABORATORIO MEDITERRANEO è un incubatore di creazioni site-specific che promuove visioni complesse transnazionali e un programma di interventi di valorizzazione artistica e territoriale, nell’ambito del quale il museo e il territorio lavorano con artisti provenienti da tutto il mondo.

Ogni residenza si conclude con una rielaborazione artistica di questo legame volta alla valorizzazione degli elementi identitari locali, presenti in ogni opera nata in questo contesto, e che ciascun artista porta via con sé. L’esperienza viene infatti riportata anche nei paesi d’origine degli artisti, contribuendo così alla promozione della Fondazione MACC, del suo contesto culturale e del programma.

Leo Marz, vive e lavora a Monterrey. L’origine delle sue idee è astratta. Un flusso selvaggio e caotico a cui accede attraverso artefatti culturali apparentemente connessi tra loro. Partendo da diversi approcci tematici, lavora sul flusso di discontinuità che esiste tra le grandi discussioni del nostro tempo e tutto ciò che sperimentiamo nella vita quotidiana e che non riusciamo a definire. Le sue azioni diventano visibili attraverso montaggi spaziali che mettono insieme oggetti e soggetti, cercando di raccontare storie.

Andrej Dubravsky vive e lavora a Rastislavice, Slovacchia, e a New York, Stati Uniti. Ispirato dalla prospettiva rurale del suo orto biologico e dallo studio della campagna della Slovacchia sud-occidentale, crea raffigurazioni di paesaggi idilliaci, profili di fabbriche, autoritratti, ritratti di animali e studi di figure maschili affrontando temi d’attualità dalla agricoltura all’industria, dalla politica all’identità e sessualità. Le opere riflettono un “edonismo etico” sostenendo ideali utopici in condizioni distopiche. Il suo ampio repertorio storico-artistico si riflette nelle opere più recenti, che esplorano versioni contemporanee di soggetti classici con serietà o distaccata ironia.

Gli artisti invitati in residenza per la primavera 2025 sono: Alexa Hoyer, Adrián S. Bará, Leo Marz, Andrej Dubravsky, Elodie Seguin, Andreco e Daniele Di Girolamo vincitore del Premio Ettore e Ines Fico e Premio MACC in occasione di Artissima 2024.

Dal 2023 Laboratorio Mediterraneo ha avuto in residenza: Cristian Chironi; Andrea Contin; Satoshi Hirose; Andrea Kvas; Ruben Montini; Rafa Munárriz; Aryan Ozmaei; Romy Pocztaruk; Omar Rodríguez-Graham; Sasha Roshen; Victor Santamarina; Maria Giovanna Zanella; Corpi 2.0 con gli artisti Andrea Contin, Teresa Antignani e Sara Terracciano, Penzo+Fiore.