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Spunta a sorpresa “Red Zone” la nuova opera di street art di Nello Petrucci nella centralissima via Plinio, a Pompei.

Sembrerebbe quasi una provocazione, vista la posizione, a pochi passi dall’ingresso del Parco Archeologico dove ammirare le rovine della Roma antica, ma la “zona rossa” di Petrucci è qualcosa in più. Non è la prima volta che l’artista si inserisce nel decoro urbano con messaggi particolarmente attuali e che invitano alla riflessione. 

“Red Zone” è infatti un esplicito richiamo alla missione Mars 2020 sviluppata dalla Nasa per esplorare il Pianeta Rosso attraverso Perseverance, il robot dalle dimensioni di un’automobile, “ammartato” lo scorso 18 febbraio.

Petrucci inserisce alcune figure di iconici affreschi pompeiani nel contesto marziano mettendole in comunicazione con il rover in viaggio su Marte.

L’opera di grandi dimensioni, 4 metri x 250cm di carta e halftone, rappresenta dunque una forma di relazione tra epoche tanto distanti che riescono, ciononostante, a “comunicare” tra loro.

Il fatto che la collocazione in strada sia coincisa con un momento storico caratterizzato per la Campania dalla ” zona rossa”, non è casuale. 

In un periodo di stop forzato per l’intero settore artistico-culturale, lo street artist pompeiano non smette di produrre e analizzare il presente. Così quel rosso che oggi ci fa subito pensare a divieti e restrizioni, è in realtà il rosso di Marte e prima ancora il rosso pompeiano. E chissà se dalle “ceneri” di Marte non verranno fuori dei segni di vita. 

Nello Petrucci vive e lavora tra Pompei e New York.  Ha studiato cinematografia a Roma, alla N.U.C.T., è laureato all’Accademia di Belle Arti Napoli in Scenografia. Ha lavorato con registi come: Martin Scorsese, Ari Taub, Manetti Bros, Antonio Capuano, ecc.

Artista e film maker, ha realizzato vari progetti indipendenti, da cortometraggi a videoarte ricevendo numerosi premi. Primo artista italiano a esporre al Word Trade Center di New York con l’opera permanente “The essence of Lightness” insieme agli street artist mondiali come Rob English, WhlsBe, Rubin 415, Lauren YS, Layercake, Chris RWK, nel progetto del magnate Larry Silversteine “The masterpiece in the sky”. Ha sviluppato nel tempo diversi filoni di ricerca, principalmente in cinematografia: particolarmente evidente la sua ammirazione per le locandine, che considera una vera e propria linfa d’ispirazione: “strappare dalla strada, conservare la memoria storica di un periodo e rimescolare, comporre in un universo cinetico dove nel pieno caos tutto prende forma, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. La sua opera “Sweet home” è considerata tra le nove opere più importanti al mondo nel periodo della pandemia. Artista sensibile alle tematiche sociali, ha messo a punto significativi lavori sull’ omofobia e il razzismo. Attivista ambientalista, famosa la sua installazione “Plastic River”, una balena colma di rifiuti esposta nelle piazze italiane per denunciare l’utilizzo smodato della plastica che minaccia il mondo.

Lo scorso autunno ha installato in modo permanente la scultura open air “Margine”, a Torre Fossa Lo Papa, Punta Campanella. All’indomani della proclamazione della zona rossa ad ottobre 2020, su un muro al confine tra Pompei e Scafati, è comparso un cartello di Petrucci che rievocava quello che si poteva leggere al Checkpoint Charlie di Berlino.

Nello stesso giorno della scomparsa di Maradona, ha creato e installato allo stadio San Paolo il suo personale tributo artistico dal titolo “La mano de Dios”.

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