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Un’importante retrospettiva dal titolo “Ritorno a Milano”, dell’originale arte del pittore Ruffo Caselli, il caposcuola dell’Esistenzialismo Cibernetico, è stata inaugurata presso la sede di Milano della Azimut Capital Managment, in Via Foro Bonaparte 24,

Le tele proposte coprono un arco di mezzo secolo in cui l’artista dipingeva, proprio a Milano, eleganti robot dai sentimenti umani, ibridi uomo-macchina, automi intelligenti che rispondevano a programmi.

Ruffo Caselli frequentava ambienti artistici, era stato amico e discepolo di Lucio Fontana, esponeva nelle migliori gallerie lombarde le sue tele a olio, su cui, qualche volta, incollava o cuciva dei microchips.

I suoi robot, col passare degli anni, sono diventati indistinguibili dagli umani e dagli anni ’80 sono stati presentati con successo di pubblico e di stampa in gallerie e musei in Nord e Sud America, in Corea e in Russia.

A New York aveva incontrato grande notorietà presso il Center for the Multidisciplinary Study of Cybernetic Existentialism che ha curato tutte le sue mostre all’estero.

“Azimut è stata lieta di accogliere nei suoi uffici di Foro Bonaparte e regalare ai propri ospiti un’esperienza unica, grazie alla retrospettiva pittorica del maestro Ruffo Caselli. Un antesignano dell’Esistenzialismo Cibernetico e precursore visionario del dibattito etico che oggi si sviluppa in merito all’utilizzo sempre più invadente dell’Intelligenza Artificiale”, racconta Francesco Giuffrida,

La maggior parte delle tele in mostra erano state esposte negli anni 70 e 80, nelle più importanti gallerie milanesi. Ecco perché “il Ritorno a Milano” è il titolo che riassume il significato di questa mostra, di grande attualità visto l’evolversi delle intelligenze artificiali in ogni campo dello scibile umano.

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