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“Il fiume della vita”, così si intitola il progetto che dà il nome all’opera esposta nell’atrio dell’ospedale provinciale di Bolzano.

L’opera è stata realizzata da un gruppo di sette ospiti del Centro Riabilitativo Psichiatrico e del Centro Diurno di Bolzano diretto dal Primario Andreas Conca. Il progetto è stato coordinato dalla referente Elena Del Rio sotto la responsabilità di Roberta Guarinoni e Thomas Simeaner.

Ogni partecipante al progetto ha potuto lavorare ed esprimersi, su una o più tavole in legno pressato, con colori acrilici usando una particolare tecnica denominata Pan Art. Insieme hanno quindi contribuito alla creazione di un’opera collettiva, riflettendo su come integrare nell’insieme le proprie idee con la pittura, i colori, le forme ed i significati. Ogni paziente è stato seguito nel processo, ma anche lasciato libero di esprimersi e di comunicare con gli altri ospiti in modo del tutto spontaneo.

Il lavoro è stato concepito in diverse fasi e gli artisti hanno potuto lavorare liberamente con diversi metodi come la spatola, il rastrello o i rulli con i 5 colori di base scelti, fino ad arrivare a completare l’opera, lasciando anche macchie o “aree incompiute” perfette nella loro casualità.

Il risultato finale, che ha soddisfatto tutti, rappresenta un fiume, metafora della vita e dello scorrere del tempo, e una barca che ci trascina in una visione onirica e fantastica del tutto universale. Accompagna il progetto un “Diario di Bordo” che raccoglie collage, fotografie, poesie che gli artisti hanno voluto fissare durante gli incontri, creando un’opera nell’opera.

Questo progetto, visibile fino al 20 ottobre, si inserisce nella serie di eventi organizzati per la “Giornata della salute mentale 2020”.

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