EPTA – SETTE alla Basilica di San Celso di Milano
ISORROPIA HOMEGALLERY presenta EPTA – SETTE, un progetto espositivo che indaga le forme dell’arte in relazione alla contemporaneità sempre più phygital, tra reale e digitale.
Le opere selezionate tra pittura, fotografia, videoarte e NFT – seppur differenti per medium artistico – sono accomunate dall’essenza stessa degli elementi che determinano la nascita di un’opera d’arte.
Il termine EPTA dal greco “SETTE”, non solo rappresenta il numero degli artisti selezionati, ma è diretto riferimento agli elementi stessi dell’arte, anche quella digitale.
I sette elementi dell’arte sono Linea, Forma, Dimensione, Spazio, Consistenza, Valore e Colore. Ogni artista ne fa uso.
Le opere in mostra di Federica Belli presentano una presenza femminile integrata nella natura, in costante
tensione tra le proprie ombre e la propria brillante sensibilità. L’intensa cromia, in accordo con l’indagine
sullo spazio privato e i suoi dettagli, rendono misteriose le opere di Federica Cogo, che conduce in spazi
interiori, quasi metafisici, dove gli angoli diventano testimoni dell’incontro tra visibile ed invisibile.
Ci conducono nella dimensione più intima ed emozionale le “poesie visive” di Salma Eltoukhy, che nel suo diario visivo esplora l’universo del linguaggio scritto, un mondo dove le lettere assumono carattere d’identità dell’essere umano.
Nella serie di video opere ipnotiche di Alex Frost, il grottesco del consumismo contemporaneo si lega a forme e colori ammiccanti nei prodotti di uso comune, appositamente studiati per attrarre l’occhio umano.
Alla base delle opere di Christine Kettaneh linee, forme, dimensioni e spazio vengono sincopati all’estremo, risultato di un’indagine sull’evoluzione del movimento del corpo umano alla luce dell’elettromagnetismo.
I corpi sinuosi di Marjan Moghaddam, pioniera della Net Art e degli NFT, prendono forma grazie al digitale, ridefinendo il concetto stesso di forma e democratizzando gli spazi espositivi che vengono hackerati dalle sue “Lady” animate in 3D.
Infine i diversi aspetti materici della Luce, Naturale o Artificiale, sono il tramite grazie al quale nelle opere
bidimensionali di Paolo Treni si arriva alla pura forma tridimensionale contestualizzata nello spazio, dove
tutti gli elementi dell’arte, coesistono in stretta simbiosi fra luce colore e forma.
La cornice suggestiva della Basilica di San Celso accoglie così linee definite che si trasformano in spazio e
creano una nuova dimensione non definita.