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L’arte è una cifra distintiva di Domitys Quarto Verde, la prima struttura in Italia interamente pensata per la terza età attiva, nel cuore di Bergamo, e non passa giorno in cui i suoi residenti non la possano ammirare sulle pareti dell’accogliente Hall. Dopo le opere pittoriche di Alfredo Rossi e le illustrazioni del Collettivo La Touche, ad inaugurare un nuovo anno ricco di arte è “Sfumature di uno scatto condiviso”: una raccolta di scatti inediti, realizzati dal fotografo Paolo Biava e selezionati appositamente per Domitys Quarto Verde, che fino al 31 marzo 2021 accompagnerà residenti e visitatori in un giro del mondo visto attraverso gli occhi del giovane fotografo.

Bergamasco classe ’87, Paolo Biava ha collezionato esperienze nel mondo degli eventi, della pubblicità e dell’editoria. Specializzato in Street Photography, con reportage di viaggio realizzati in mezzo mondo, e in Food Photography, immortalando piatti e volti dell’alta ristorazione e viticultura italiana, Paolo Biava collabora con la Guida Michelin, è fotografo ufficiale di BMW Motorrad Italia, e lavora come fotografo per Adoratorio – agenzia creativa digitale italiana recentemente vincitrice del premio Studio of the Year alla conferenza internazionale Awwwards di Amsterdam.

“Sfumature di uno scatto condiviso” racconta in 15 scatti il diario di viaggio in divenire di Paolo Biava: un’avventura che ha toccato Madagascar, Colombia, Brasile, New York, Italia e Costarica, a stretto contatto con la vita e le popolazioni locali.

Dal caos delle strade brasiliane, con il suo sciame di persone e rumori, alla vita quotidiana dei malgasci, con le loro sfaccettature umane; dalla inaspettata tranquillità colombiana ai sospiri e alle luci del Costarica: ogni fotografia ritrae un’emozione ed è in grado di svelare la bellezza naturale insita in ogni individuo. È proprio nel momento dello scatto, quando l’obiettivo ritrae un momento rubato, che la fotografia diventa “condivisa”: un caleidoscopio di emozioni e colori che si riflette negli occhi dei protagonisti e nella loro interazione con il fotografo, che non è più ‒ non soltanto ‒ mestierante tecnico di luce e angolazione, ma parte integrante di quel momento.

A ogni scatto è associato un Pantone, per richiamare anche nei colori quella continuità di sfumature presenti nel lavoro del fotografo, e un QR Code, perché i visitatori possano immergersi totalmente in quell’esperienza visiva ed emotiva sfogliando il viaggio completo direttamente dal proprio smartphone. Il viaggio fotografico si divide così tra fisico e virtuale e invita all’esplorazione anche chi, a causa delle restrizioni, non potrà ammirare le opere di persona.

«La fotografia è senza dubbio l’arte più immediata, perché ogni attimo di bellezza viene immortalato nel preciso istante in cui accade. In un continuo compromesso tra il desiderio di catturare il momento e tutelare il soggetto dell’obiettivo, l’esperienza della street photography è ciò che di più autentico e originale è possibile trovare in uno scatto – racconta Paolo Biava. E in un periodo in cui viaggiare è ancora molto difficile, sono felice di poter regalare, attraverso la fotografia, la possibilità di esplorare Paesi lontani, visitando giungle, spiagge e savane, ma, soprattutto, di incontrare persone di ogni età e cultura. Il paesaggio che ho sempre preferito, del resto, sono gli occhi delle persone».

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